
Se me l’avessero detto tanti anni fa avrei fatto fatica a crederlo ma arrivare al 2021 che ancora esiste il redditometro per fare cassa facile con il contribuente ha del paradossale.
Si perchè l’accertamento induttivo basato su assunzioni/presunzioni che l’agenzia delle entrate fa inserendo parametri di ricostruzione del reddito imponibile, dalle fondamenta tremanti, ha acquisito vigore e forza solo grazie all’inversione dell’onere della prova che impone al contribuente di contestare tesi mirabolanti dell’agenzia delle entrate che fa schizzare i redditi imponibili presunti del contribuente e delle tasse da pagare.
Come funziona il Redditometro: domande e chiarimenti per ridurre le sanzioni
Il contribuente che, nella maggiore parte dei casi se tutto va bene, ritira la raccomandata dell’agenzia delle entrate e si ferma a leggere l’accertamento a pagina 3 cosa ne sa dell’onere della prova? Impiega una settimana a capire cosa fare e due settimane a cercare qualcuno che lo aiuti a fare chiarezza.
Un tempo erano le ore in cui le luci dei campi sportivi restavano accese a decretare quanto un circolo aveva guadagnato e di li tutti i circoli a luci spente e bui per evitare di pagare tasse non dovute…una tristezza infinita
Poi siamo passati al tovagliometro che ricostruiva i coperti di una ristorazione sulla base della quantità di tovaglioli mandati in lavanderia….e anche di lì a pochi tutti a lavare tovaglioli in cucina con sapone di Marsiglia per evitare di pagare. Ora capisco le occhiatacce quando i tovaglioli cadevano pert erra ai bambini….si percepiva il rischio di vedere crescere il reddito tassabile :-)
Per non parlare dei genitori accertati per avere regalato un’auto di grossa cilindrata al figlio, magari anche d’epoca e pagata una miseria che si ritrovano con un accertamento di decine di migliaia di euro. Si perchè fino ad anni fa il reddito veniva ricostruita sulla base della cilindrata….peccato che non si faceva riferimento all’anno per cui una Ferrari del 2010 valeva come una Porsche del 1980 pagato un decimo.
Poi siamo arrivati al concetto di spesa media per cui il reddito veniva ricostruito sulla base della spesa media: come se tutti fossimo costretti a mangiare le stesse cose e spendere nello stesso modo in barba a qualsiasi liberà di scelta.
E questo perchè?
Le statistiche parlano chiaro: il redditometro non è uno strumento che funziona; e aggiungo anche che interviene in modo pesante nella percezione che il contribuente ha del fisco. Avoglia a fare conferenze stampa e fissare obiettivi di miglioramento nella tasso di percezione. Se non cambiate la norma la vedo dura.
Funziona solo nei casi in cui il contribuente fa tardi per presentare ricorso o si affida a blog come questo per contestare la pretesa avanzata dall’amministrazione finanziaria.
Tuttavia il problema non sta nelle tesi deboli dell’agenzia delle entrate quanto nell’impostazione data alla norma che impone al contribuente di dimostrare che la tesi dell’agenzia delle entrate è debole o non corrisponde alla realtà.
Come faccio a dimostrare per esempio che mi piace mangiare bene e andare al bio tutti i giorni rinunciando magari all’auto sportivo o, al contrario comprarmi una Porsche e mangiare pane e cipolle?
Semplicemente non posso.
Ed è cosi che mi ritrovo con il fianco scoperto
una partimmo con tovagliometro, passando per il redditometro
Eppure nonostante questo la Cassazione non può che dare ragione all’agenzia delle entrate con una norma siffatta. Parliamo della Sentenza n. 37662 del primo dicembre 2021, in cui gli ermellini affermano che il redditometro deve tener conto anche delle spese di gestione e manutenzione dei beni di lusso posseduti dal contribuente.
Ricorda inoltra anche qui è posto a carico del contribuente l’onere di provare che il reddito accertato non esiste o esiste in misura inferiore a quella ipotizzata dall’agenzia delle Entrate.
Consulta le nuove tabelle e indici sul redditometro
Il 16 settembre con apposito decreto sono stati approvati i nuovi indici e le tabelle dove trovate i coefficienti di redditività presunta in base alla composizione del nucleo familiare valevoli dalle annualità di imposta accertabili 2011.
Leggete anche il testo del decreto del 16 settembre 2015 sul redditometro per ulteriore scrupolo
Come deve fare il contribuente
In pratica il contribuente anche qui deve fornire prova idonea con documentazione alla mano che egli era in grado tranquillamente di poter sostenere il costo per l’acqsuito e la manutenzione del bene di lusso nell’anno di imposta.
E lo sapete come si fa? Si allega l’estratto conto al primo gennaio cancellando tutte le voci di spesa e evidenziando il saldo iniziale. Si evidenziano le voci di spesa e acquisto del bene di lusso e poi si fa vedere il saldo finale. In questo modo gli si sta comunicando che avevo i soldini al primo gennaio e li ho anche al 31 dicembre per cui lasciate in pace e liberi di poter acquistare quello che vogliamo con i soldi che, almeno in italia e nella stragrande magioranza dei casi sono i risparmi dei nostri familiari.
A questo aggiungo anche che la vera evasione non sta certo in questa classe di reddito ma ben altrove. A volte si ha come l’impressione i come l’amministrazione finanziaria non riesca o non abbia gli strumenti adeguati per poter recuperare reddito evaso o eluso e per questo si rivolga più ai piccoli contribuenti che poco hanno da evadere ma che hanno anche meno strumenti per difendersi anche perchè il costo della difesa spesso, supera il valore della richiesta dell’amministrazione finanziaria.
Ma cosa siamo diventati?
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