Grazie ad una comma contenuto nella Legge di Bilancio 2019 viene approvata anche la proroga del nuovo Documento Unico di circolazione sulle auto di cui abbiamo parlato recentemente.
Articolo 1, comma 1135 lettera b) (Differimento dell’entrata in vigore del documento unico di circolazione). Il comma 1135, lett. b) differisce al 1° gennaio 2020 l’entrata in vigore del documento unico di circolazione dei veicoli.
Documento Unico Circolazione 2020
La lettera b) del comma 1135 modifica in tal senso il decreto legislativo n. 98 del 2017 il quale, con l’ottica della semplificazione amministrativa, ha previsto la carta di circolazione costituisca il nuovo documento unico di circolazione dei veicoli ed ha conseguentemente soppresso il certificato di proprietà. L’entrata in vigore della disciplina, originariamente fissata al 1° luglio 2018 era stata già differita dalla legge di bilancio per il 2018 (art. 1, comma 1140) al 1° gennaio 2019.
Le modifiche qui apportate prevedono nello specifico che:
- sia differita l’entrata in vigore del documento unico di circolazione dal 1° gennaio 2019 al 1° gennaio 2020;
- conseguentemente sia differita di un anno, al 1° gennaio 2020, l’entrata in vigore di quanto previsto dall’articolo 5, commi 1 e 2, del medesimo decreto legislativo che disciplina le abrogazioni delle norme del Codice della strada incompatibili con il nuovo sistema e contiene le necessarie norme di coordinamento. Tale intervento è effettuato invece modificando l’articolo 7, comma 1, del medesimo decreto legislativo.
Si ricorda che il decreto legislativo n. 98 del 2017 stabilisce in dettaglio che, all’attuale documentazione di proprietà degli automezzi, che prevede due documenti, il certificato di proprietà e la carta di circolazione, si sostituisca un unico documento. Tale documento sarà costituito dalla carta di circolazione mentre sarà soppresso il certificato di proprietà, attuando quanto previsto dall’articolo 8, comma 1, lettera d) e 5 della legge n. 124 del 2015 (cosiddetta legge Madia).
Il nuovo documento riguarda gli autoveicoli, i motoveicoli ed i rimorchi >3,5 t. Il decreto legislativo definisce le modalità di rilascio presso la Motorizzazione civile o tramite lo Sportello telematico dell’automobilista (STA), che comprende anche gli uffici di ACI-PRA.
Il certificato di proprietà, di cui si prevede la soppressione, è attualmente rilasciato dall’ACI cui è affidata la gestione del Pubblico Registro Automobilistico (PRA); la carta di circolazione, che contiene i dati tecnici del veicolo ed i dati i intestazione, è invece rilasciata dalla Motorizzazione civile che fa capo al Ministero delle infrastrutture e trasporti. Nel documento unico saranno annotati anche i dati relativi privilegi e ipoteche, a provvedimenti amministrativi e giudiziari che incidono sulla proprietà e sulla disponibilità del veicolo, annotati presso il PRA, nonché i provvedimenti di fermo amministrativo, con modalità anche telematiche.
Con il Decreto del Ministero delle infrastrutture e trasporti del 23 ottobre 2017 erano state fissate le prime modalità di annotazione, nel documento unico di circolazione e di proprietà di autoveicoli, motoveicoli e rimorchi, dei dati richiesti dall’articolo 1, commi 2 e 3, del decreto legislativo, relativi alla situazione giuridico-patrimoniale dei veicoli.
All’unico documento, inoltre, corrisponderà una tariffa unica, che sostituirà i diritti di Motorizzazione e gli emolumenti per l’iscrizione o la trascrizione di ogni veicolo al Pubblico Registro Automobilistico (PRA).
Per l’adozione di tale tariffa unica era prevista la determinazione con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con i Ministri dell’economia e delle finanze e della giustizia, da adottare entro il termine perentorio del 30 aprile 2018, sentiti l’ACI e le organizzazioni maggiormente rappresentative delle imprese di consulenza automobilistica, previo parere delle competenti commissioni parlamentari.
Cos’è il Documento Unico di circolazione
Nuova Detrazione Fiscale Acquisto Costruzione Box Auto e Garage