
Il domicilio fiscale e la residenza fiscale delle persone fisiche sono due concetti che devono essere distinti rispetto a residenza e domicilio civilistico e che hanno conseguenze importanti ai fini della fruizione di agevolazioni fiscali per esempio ai fini o IMU o ai fini delle agevolazioni prima casa, o sconti di imposta o sulle tasse, obblighi nella presentazione e nella compilazione delle dichiarazioni dei redditi.
Differenza tra domicilio fiscale e residenza fiscale
Vediamo insieme di capire quali sono le differenze tra domicilio fiscale e residenza fiscale delle persone fisiche, perché esistono e quali ricadute hanno sui contribuenti dal punto di vista fiscale. Il concetto di residenza e domicilio sono specificati nel codice civile all’art. 43, in cui si dice che la residenza è il luogo in cui la persona ha la sua “dimora abituale” e il domicilio è invece il “luogo in cui ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi”. Questi possono coincidere o non coincidere. Inutile dire che questi concetti hanno valenze differente e sono stati al centro del dibattito tributario degli ultimi venti anni (la sentenza Pavarotti in questo ha fatto scuola) e che i due concetti assumono vesti diversi a seconda che si tratti di persone fisiche o che si tratti di residenza fiscale delle persone giuridiche e quindi società.
Definizione di Domicilio Fiscale
Il domicilio fiscale è definito dall’articolo 43 del codice civile che afferma essere il luogo in cui la persona ha stabilito la sede principale dei suoi affari ed interessi personali e patrimoniali e prescinde dalla reale presenza fisica del soggetto in quel determinato luogo. Per esempio è considerato residente in Italia il soggetto che pur avendo trasferito la propria sede di lavoro fuori dall’Italia mantiene in Italia i propri legami familiari o il centro dei propri interessi patrimoniali e sociali.
Ai fini delle imposte sui redditi e dell’iva i concetti che assumono importanza sono invece quelli di residenza e domicilio fiscale. La residenza fiscale, come risulta dagli art.2 e 3 del T.U.I.R, determina la sottoposizione della persona al regime di tassazione in territorio italiano per i redditi ovunque prodotti secondo il principio del WWT, sono pertanto residenti ai fini fiscali:
La residenza Fiscale della persona fisica
Residenti fiscali sono tutti coloro che abbiano la residenza (civilistica) in Italia per tutti i redditi ovunque prodotti e i non residenti in Italia per i soli redditi prodotti nel territorio nazionale Italiano
E’ considerato residente in Italia chi per la maggior parte del periodo di imposta (l’anno solare) e pertanto oltre 183 giorni versi in almeno una delle seguenti situazioni:
- sia iscritto nell’anagrafe della popolazione dello Stato
- abbia nel territorio dello Stato il domicilio inteso in senso civilistico
- abbia nel territorio dello Stato la residenza intesa in senso civilistico
Iscrizione all’AIRE
La cancellazione dall’anagrafe della popolazione residente e l’iscrizione nell’A.I.R.E. (anagrafe degli italiani residenti all’estero) di per se stessa non esclude il domicilio o la residenza nello Stato. I cittadini trasferiti all’estero sono infatti considerati ancora residenti e pertanto rilevanti ai fini delle imposte sui redditi se, la loro famiglia abbia mantenuto la dimora in Italia, siano emigrati in Stati con regimi fiscali privilegiati c.d. paradisi fiscali o paesi della “black list” ex D.M. 21/11/2001 (in questo caso c’è addirittura un inversione dell’onere della prova, il soggetto è considerato residente in Italia a meno che non sia lui stesso a provare con ogni mezzo di essere realmente residente all’estero e che il trasferimento non sia fittizio), siano emigrati in Stati a regime fiscale non privilegiato (rientranti pertanto nella”white-list”), ma l’amministrazione finanziaria riesca a dimostrare che il trasferimento non è effettivo. Questi sono concetti e fattispecie molto delicate e che necessitano comunque di un approfondimento per singolo caso.
Il domicilio fiscale (ex art.58 e 59 DPR 600/73) di regola coincide con la residenza anagrafica
Nel caso di non residenti il domicilio viene stabilito: nel comune in cui si produce reddito in Italia o se si produce in più comuni, in quello dove viene prodotto il reddito più elevato (tenuto conto dell’accertamento dell’ufficio e non della dichiarazione del contribuente), nel comune di ultima residenza nello Stato per i cittadini immigrati in Stati a fiscalità privilegiata, ma che siano considerati residenti in Italia.
Il domicilio fiscale rileva ai fini della competenza dell’ufficio dell’amministrazione finanziaria territorialmente competente a ricevere le dichiarazioni e svolgere attività di controllo e accertamento sul reddito.
Implicazione del concetto di domicilio fiscale e residenza fiscale
L’individuazione del domicilio fiscale rileva altresì al fine dell’individuazione dell’aliquota dell’addizionale dell’IRPEF da applicare (questa infatti cambia da regione a regione). Ma come avete avuto modo di vedere nei precedenti articoli rileva anche per quello che concerne l’accesso a determinate agevolazioni fiscali prima tra tutte l’agevolazione per godere dei benefici prima casa che si rifanno al concetto di comune nel quale il contribuente la o intende trasferire entro un tot periodo di tempo la sua abitazione principale concetto legato alla dimora abituale. Lo stesso può accadere per godere della detrazione prevista per l’IMU anche se qui il concetto di abitazione principale è leggermente differente rispetto a quello visto sopra. Il domicilio fiscale inoltre, e sempre a titolo di esempio e senza pretesa di esaustività, rileverà in modo rilevante anche nell’ambito della notificazione degli atti amministrativi e giudiziali o per le cartelle di pagamento in quanto la notifica in altro luogo rappresenta uno dei tanti motivi per impugnare una cartella di pagamento di Equitalia.
Residenza anagrafica nel 730
La residenza anagrafica deve essere indicata solo se il contribuente ha variato la propria residenza nel periodo dal 1° gennaio 2013 alla data in cui presenta la dichiarazione. Si ricorda che la residenza si considera cambiata anche nel caso di variazione dell’indirizzo nell’ambito dello stesso Comune.
Variazione della residenza nel 730
i dati della nuova residenza alla data di consegna del Mod. 730, avendo cura di riportare negli appositi spazi i dati relativi a: Comune, sigla della provincia, CAP, tipologia (via, viale, piazza, largo ecc.), indirizzo, numero civico, frazione, se presente; il giorno, il mese e l’anno in cui è intervenuta la variazione. La residenza anagrafica deve essere indicata anche dai contribuenti che presentano per la prima volta la dichiarazione dei redditi, i quali devono barrare la casella “Dichiarazione presentata per la prima volta”. L’indicazione del numero di telefono, di cellulare e dell’indirizzo di posta elettronica è facoltativa: l’inserimento di questi dati è consigliato a chi desidera ricevere dall’Agenzia delle Entrate informazioni ed aggiornamenti su scadenze, novità, adempimenti e servizi offerti.
Compilazione dichiarazione dei redditi

A tal proposito potete consultare l’articolo dedicato alla compilazione della dichiarazione dei redditi 730, Reddito o Unico in caso di variazione della residenza o del domicilio fiscale.
Domicilio fiscale per l’attribuzione dell’addizionale regionale e dell’addizionale comunale
Il domicilio fiscale coincide generalmente con la residenza anagrafica. In casi particolari l’amministrazione finanziaria può consentire al contribuente, che ne faccia motivata istanza, che il suo domicilio fiscale sia stabilito in un comune diverso da quello di residenza. Il domicilio fiscale consente di individuare la Regione e il Comune per i quali è dovuta rispettivamente l’addizionale regionale e comunale.
Domicilio Fiscale per i pensionati
Con riguardo ai pensionati non residenti in Italia, se la pensione rappresenti l’unico o il maggiore dei redditi prodotti in Italia il domicilio fiscale va stabilito in ogni caso dove è ubicata la sede centrale dell’ente erogante anche se si consiglia sempre di approfondire questa fattispecie tributarie singolarmente in quanto l’attrazione della residenza in uno o nell’altro paese dipende da differenti fattori, dalle convenzioni contro le doppie imposizioni tra un paese e l’altro e da altri fattori che necessitano a mio modesto avviso delle presenza di un professionista dottore commercialista di fiducia a cui affidare un incarico.
Consulta anche il precedente articolo dedicato al concetto di residenza fiscale delle persone fisiche in cui sono approfonditi ancora di più questi concetti alla luce delle ultime modifiche nelle liste dei paesi black list e delle ultime pronunce giurisprudenziali in merito.
Se volete trasferirvi in un paradiso fiscale e non pagare più tasse
Premesso che ve lo auguro con tutto il cuore vi anticipo che il fatto di cancellarvi dall’anagrafe delle persone fisiche residenti in Italia e prendere la residenza in un paese a fiscalità privilegiata o paradiso fiscale non implica che per il fisco Italiano che deve racimolare soldi in tutto il pianeta avrà un’arma ulteriore ossia per lui sarete comunque residenti in Italia salvo prova contraria per cui…inutile che scappate….lui vi troverà anche perché l’onere della prova grava sul contribuente. A tal proposito potete leggere la circolare ministeriale 140 del 1999.
Trasferimento all’estero per motivi di lavoro: le tasse da pagare in Italia
Come prendere la Cittadinanza Italiana
Come individuare la residenza fiscale delle persone fisiche
Articolo di approfondimento dedicato ai criteri per l’individuazione della residenza fiscale delle persone fisiche
Abitazione principale: definizione e differenze con gli altri concetti
Vi segnalo l’articolo dedicato alla definizione di abitazione principale e all’analisi delle principali differenze con gli altri concetti similari di dimora, residenza e domicilio fiscale
Ravvedimento operoso
Nel caso vi accorciate di esservi sbagliati nella determinazione o versamento dell’imposta potete consultare il nuovo articolo dedicato al Ravvedimento operoso per gli iscritti all’AIRE o soggetti esteri
Novità 2023 > Ravvedimento Speciale o Ridotto con sanzioni ancora più basse ma indirizzato ad una platea minore di contribuenti in quanto introduce alcuni requisiti per accedervi. In calce a questo articolo trovate i parametri del ravvedimento speciale o ridotto.
Allora sua moglie porà godere solo per il 50%
Sono residente a Spezia con moglie e figli a mio carico.
Ho già usufruito agevolazioni prima casa (unico proprietario)
Mia moglie puo’ inestarsi e prendere residenza
Buonasera, vorrei consiglio sopra la mia situazione.
Sono italiana iscritta al AIRE, ho fissato residenza a Firenze per finire la laurea come ospite (mio ragazzo aveva a suo nome il contratto di affitto e scade a fine agosto). Ora sono a Modena a cercare lavoro, sono a passeggiare fra le case di diversi amici e familiari mentre trovo lavoro e posso affittare. Come posso gestire la residenza a Modena? Per iscrivermi a Garanzie Giovani nel comune di Reggio emilia mi chiedono il domicilio, che indirizzo posso dare senza creare problemi a i miei amici? Serve l’indirizzo di un locale commerciale? Grazie per la informazione.
Sarebbe utile chiederne le motivazioni del mancato rilascio e se ciò dipende dalla cittadinanza o meno. Uno straniero altrimenti come farebbe? immagino facendosi fare un permesso di soggiorno, ma devo essere onesto e non sono sicuro per cui meglio forse fare anche solo un pasaggio telefonico e farsi spiegare meglio quali sono le caratteristiche per ottenerla.
Come avevo già scritto, l’abbiamo già questo a ASL ( la prima cosa che abbiamo fatto), ma senza riscontro, quindi chiedevo consiglio a voi. Comunque grazie per la risposta.
Chiederlo alla Asl no?
Buongiorno, la figlia di mio marito appena si è laureata in Stati Uniti ( vive e ha la residenza li’ da 14 anni), ma è cittadina Italiana. Ora è arrivata in Italia e rimane qui fino a gennaio 2016 perché ha prenotato un esame multidisciplinare a Bologna on line ( ci servirebbe per proseguire gli studi in America). Si ferma da noi, ma non è possibile fare la tessera sanitaria perché non è residente qui ( hanno comunicato a ASL) . Cosa dobbiamo o possiamo fare? Grazie.
I passi per fare cosa? Per aprire l’attività qui in Italia? Quale attività? Dove risiederebbe per la maggior parte del periodo di imposta? Sono tutte domande a cui serve una risposta per poter qualificare i suoi redditi e dunque paese e modalità di tassazione.
Buongiorno sono italiana iscritta all’aire. nel frattempo ho preso anche la nazionalita’ del Paese in cui vivo. Vorrei ritornare in Italia con la mia attivita’ Sono libero professionista. Ma i mi miei figli maggiorenni continuerebbero a vivere all’estero. io farei da spola. Quali sono i passi da fare? grazie
Consideri che mi sta facendo una domanda a cui negli anni 80 anche al Parre teoriche risposto sì certo. Oggi fortunatamente per il più che sfortunatamente per i fuochi fare questa manovra evasiva non è più consentito in quantol’agenzia delle entrate ha portato alla luce il mondo di soggetti che acquistava le case al mare con i benefici prima casa in quanto per scogliere di tali agevolazioni e necessario rendere una dichiarazione dell’atto di compravendita che non sarebbe in grado di trovare ossia quello di trasferire tra 13 mesi dall’acquisto la residenza fiscale nello stesso comune vi è l’immobile per il quale ha chiesto le agevolazioni prima casa l’agenzia delle entrate verificherebbe abbastanza facilmente che la dichiarazione resa è tace e contestualmente le applicherebbe il 30% delle sanzioni sulla differenza tra l’imposta di registro calcolata sulle prime case che ha del 2% contro quella sulle seconde case che e’ del 9%.
Buon giorno.
Vorrei acquistare un appartamentino al mare.
Sarebbe la mia prima casa, però manterrei il domicilio presso i miei genitori a Parma dove lavoro.
Posso usufruire dei benefici sulla prima casa? Dovrò pagare l’IMU?
Grazie
Buongiorno,
scrivo per un cliente residente negli US intenzionato a comprare un immobile in Italia. Ha regolare visto di ingresso e permesso di soggiorno ma necessita di un codice fiscale, che è ottenibile solo dichiarando il domicilio. Si intende domicilio fiscale? E’ possibile dichiarare come domicilio l’immobile che intende comprare?
Grazie per l’attenzione
dal 01/04/2015 sono residente in spagna (isole canarie) , pensionato inpdap.
Dove dovro’ presentare il mio cud (spese mediche ct. )
Non ho altre entrate e ne sono proprietario di abitazioni in italia.
salve,
Da un anno lavoro per una società che ha sede a Roma per cui la società mi ha segnato domicilio fiscale a Roma dove vivevo durante la settimana mentre nel w.e. ritornavo a casadi mia proprietà dove ho mantenuto la residenza ,per questa casa non pagavo IMU .Inizio maggio 2015 sono stata trasferita all’estero eregolarente iscritta all’AIRE.
Domande:
Devo pagare IMU come 1 casa non residente?
devo pagare solo 8/12 di IMU?
Sul quadro contribuente del F24 posso mantenere il domicilio fiscale di Roma o devo mettere la residenza estera?
Grazie per una pronta risposta
Distinti saluti
Salve,
nel 2014 la mia famiglia ed io siamo stati residenti in Svizzera (lo siamo dal 2013) dove lavoro. Siamo iscritti all’AIRE. In tal caso il domicilio fiscale e’ dunque quello Svizzero? Non abbiamo altri redditi al di fuori del mio stipendio svizzero.
Grazie e cordiali saluti.
Buongiorno,abito e vivo a Bologna con mia sorella e il marito (incluso i figli).Avendo una casa a salerno(eridata dai genitori) posso trasferire la mia residenza a Salerno là e tenere il domicio a bologna? Ovviamente pagherò meno di IMU,ma nella dichiarazione ISEE di mia sorella,c’entro se cambio residenza adesso (anche se non lavoro spesso (insegnante supplente))?
Si ci mancherebbe
Buondì,
E’ possibile lavorare in Italia con la residenza all’estero (Emirati Arabi)?
Salve vivo in Inghilterra da 8 anni il mio fidanzato da 20 e nessuno dei due è iscritto all’aire e entrambi abbiamo ancora la residenza nei comuni natali. Ora vorremo comprare una casa in Italia, ne abbiamo già una in Inghilterra e devo fare l’auto certificato di residenza mi chiedo cosa scriverci e se rischio di incombere in multe penali nel comprare una casa in italia. Grazie mille
sono in Belgio, con una pensione del Belgio e non sono proprietario.
Ho l’usufruto di una casa in Italia. Questa casa e la proprieta de mio fratello. Devo pagara l’IMU? Come e calcolato questa tasse?