Avete tempo fino al primo aprile per presentare la domanda per il contributo o bonus asilo per l’anno scolastico 2021 attraverso il sito dell’INPS. Nel seguito i requisiti personali e reddituali per l’accesso, le modalità di presentazione della domanda anche mediante il nuovo software dell’INPS e l’importo massimo concesso come beneficio, nonché anche eventuali chiarimenti in risposta alle vostre domande.
Prima di iniziare la lettura vi segnalo il nuovo articolo dedicato a o Bonus Baby Sitter 2020 (LINK) introdotto dal Decreto Cura Italia per far fronte all’emergenza sanitaria del Corona Virus e la chiusura degli asili e le scuole.
L’assegno mensile servirà al pagamento delle rette mensili per la frequenza di asili nido pubblici e asili privati autorizzati (c.d. contributo asilo nido). Lo stesso potrà essere utilizzato per pagare l’assistenza domiciliare per bambini di età inferiore a 3 anni affetti da gravi patologie e impossibilitati a frequentare gli asili nido in quanto affetti da gravi patologie croniche (contributo per introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione).
Bonus Asilo Nido 2021: come funziona e cos’è
La legge di bilancio 2017 (art. 1, comma 355, della legge n.232/2017) ha introdotto, a decorrere dal 2017, l’erogazione di un buono di 1.000 euro su base annua, corrisposti in 11 mensilità, pari a circa 90,9 euro mensili, per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido pubblici o privati.
Assegno Asilo Nido: novità dal 2020
L’articolo 1, comma 343, della legge di Bilancio del 27 dicembre 2019, n. 160 (Allegato n. 1), che, a decorrere dall’anno 2020, ha introdotto un aumento fino a 3 mila euro per le famiglie con un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) fino a 25.000 euro. L’indicatore ISEE deve essere calcolato secondo le modalità previste dall’articolo7 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159.
Quanto vale il Bonus Asilo Nido
Il contributo concesso dallo Stato è di 1.000 euro su base annua erogato in 11 mensilità e va a coprire le rette scolastiche sostenute effettivamente (e comprovate da apposite ricevute o attestazioni da parte dell’Istituto) per la frequenza di asilo nido. Parliamo quindi di poco meno di 90 euro al mese. Il pagamento è parametrato per ogni anno di riferimento a 11 mensilità, da corrispondere in base alla domanda del genitore che ha sostenuto l’onere della retta. Il contributo verrà erogato dall’Istituto dietro presentazione della documentazione attestante l’avvenuto pagamento delle singole rette. Per ogni retta mensile pagata e documentata il genitore avrà diritto ad un contributo mensile di importo massimo di euro 90,91 (1000 euro:11 mensilità). Il contributo mensile erogato dall’Istituto non potrà comunque eccedere la spesa sostenuta per il pagamento della singola retta.
Il bonus viene erogato per far fronte all’onere delle rette per la frequenza di asili nido pubblici o privati autorizzati.
Novità 2020 Assegno Asilo Nido: aumento a 3 mila euro
La Legge di Bilancio 2019 introduce un aumento dell’assegno per l’asilo nido fino a 3 mila euro per il triennio 2019-2021 e vale sia per l’iscrizione ad istituti pubblici sia privati sia parificati. L’assegno viene erogato in 11 mensilità. La detrazione fiscale è consentita non solo per il pagamento della retta mensile ma anche per la realizzazione di forme di supporto a domicilio nel caso di bambini al di sotto dei 3 anni, affetti da gravi patologie croniche.
L’assegno si riduce a 2.500 euro, per i nuclei familiari con un lSEE minorenni da 25.001 euro fino a 40.000 euro.
Infine, spetterà l’importo minimo di 1.500 euro nell’ipotesi di ISEE minorenni oltre la predetta soglia di 40.000 euro, ovvero in assenza dell’ISEE. Nel seguit la tabella per una più immediata comprensione.
ISEE | Max Assegno Asilo Nido 2020 |
Max Assegno Mensile |
0-25.000 | 3.000 | 272,73 |
25.000-40.000 | 2.500 | 227,27 |
> 40.001 | 1.500 | 136,37 |
Mancata presentazione DSU o ISEE: omesso
Nel caso in cui non si voglia presentare l’ISEE minorenni e quindi non si abbia un indicatore della redditività media ISEE il bonus massimo non sarà maggiore di 1.500 euro annui (136,37 euro mensili), pur potendo il richiedente produrlo successivamente e richiedere il pagamento del bonus adeguato ma solo per i mesi successivi senza recuperare le maggiori imposte pregresse.
Modello ISEE omesso o sbagliato
Nel caso in cui il modello ISEE presenti delle omissioni o delle difformità rispetto alla situazione effettiva ossia degli errori è possibile apportare le correzioni e ripresentarlo. Capita sovente infatti (e questo dovrebbe far riflettere su chi confeziona il modello ISEE o DSU che forse dovrebbe renderlo più semplice per tutti) che vi siano errori nella compilazione derivati da un’errata indicazione di grandezze di tipo patrimoniale o di dati reddituali.
Sappiate che è possibile apportare le correzioni e ripresentarlo ex art. 11, comma 5, del D.P.C.M. n. 159/2013 regolarizzando gli errori e presentando la documentazione atta a dimostrare che il precedente ISEE non era conforme alla effettiva situazione reddituale e patrimoniale del contribuente. In alternativa potrà presentare direttamente la nuova DSU o integrare la precedente se si tratta solo di integrazioni e non di correzioni. IN pratica si procederà inserendone lnel campo “data di presentazione” la data di iniziale presentazione della DSU che si intende rettificare. Giova precisare che tale operazione non è possibile qualora la DSU sia stata presentata con il PIN del cittadino. L’assegno sarà integrata solo a partire dal mese successivo a quello di presentazione della domanda.
L’operazione sarà possibile però solo se si p passati attraverso la modalità di presentazione tramite CAF.
L’INPS avvalendosi dei contatti indicati nel modello di domanda (PEC/SMS/email), avvisa l’utente mediante l’invio di un’apposita comunicazione per segnalare la presenza dell’omissione e/o difformità da regolarizzare in una delle modalità sopra indicate.
L’accoglimento della domanda verrà comunicato al richiedente e gli esiti delle verifiche mensili saranno visualizzabili in procedura accedendo al proprio profilo.
Come si presenta la Domanda per l’Assegno Asilo Nido 2020
Presentazione Domanda per il bonus asilo
Le eventuali domande che in base ai tempi di presentazione, per insufficienza di budget, non potranno essere accolte saranno comunque ammesse ma “con riserva”. Qualora a fine anno dovessero residuare somme ancora disponibili, le stesse domande potranno essere recuperate e poste in lavorazione secondo l’ordine di presentazione acquisito.
All’atto della domanda, nell’ipotesi di bonus erogato mensilmente di cui all’articolo 3 del D.P.C.M., il richiedente dovrà altresì indicare le mensilità relative ai periodi di frequenza scolastica compresi tra gennaio e dicembre 2020 per le quali intende ottenere il beneficio. Ciò permetterà di accantonare gli importi relativi ai mesi prenotati. Il sistema di acquisizione della documentazione non permetterà, dunque, di allegare documentazione per mensilità rispetto alle quali non si è prenotato il budget. Nel caso in cui si intenda richiedere il bonus per mensilità ulteriori rispetto a quelle già prenotate, anche se in riferimento allo stesso minore, è necessario presentare una nuova domanda, anch’essa sottoposta alla verifica della capienza del budget stanziato.
È altresì possibile effettuare la variazione dei mesi originariamente richiesti in domanda utilizzando l’apposita funzionalità, disponibile nell’ambito del servizio on line dell’applicativo del bonus asilo nido, seguendo il percorso “variazioni domanda/invia richiesta” > “motivo richiesta variazione” > “sostituzione mensilità richieste” (cfr. il messaggio n. 3007/2019). All’atto della presentazione della domanda deve essere allegata la documentazione comprovante il pagamento almeno di una retta relativa ad un mese di frequenza per cui si richiede il beneficio oppure, nel caso di asili nido pubblici che prevedono il pagamento delle rette posticipato rispetto al periodo di frequenza, la documentazione da cui risulti l’iscrizione o l’avvenuto inserimento in graduatoria del bambino.
Conclusa la fase di allegazione contestuale e compilate tutte le informazioni richieste, la domanda viene protocollata ai fini dell’impegno del budget richiesto.
Le ricevute corrispondenti ai pagamenti delle rette non presentate all’atto della domanda devono essere allegate, entro la fine del mese di riferimento e, comunque, non oltre il 1° aprile 2021. In ogni caso il rimborso avverrà solo a seguito di allegazione di ricevuta di pagamento.
Al riguardo, si ricorda che, al fine di rendere più agevole per il cittadino l’allegazione della documentazione di spesa necessaria alla fruizione del bonus asilo nido, già nel corso del 2018 l’applicazione “INPS mobile” è stata integrata con una nuova funzionalità, denominata “Bonus nido”, che consente di procedere a tale adempimento, mediante dispositivo mobile/tablet, allegando i dati acquisiti tramite una semplice fotografia dell’attestazione di pagamento (cfr. il messaggio n. 4464/2018).
Le ricevute corrispondenti ai pagamenti delle rette non presentate all’atto della domanda, pertanto, possono essere allegate anche da dispositivo mobile/tablet tramite il predetto servizio “Bonus nido” dell’App “INPS mobile” entro la fine del mese di riferimento e, comunque, non oltre il 1° aprile 2021 (cfr. l’Allegato n. 2).
Modalità presentazione: come fare
L’istanza potrà essere presentata tramite::
- Tramite Internet: Sito WEB internet dell’INPS andando nella sezione “Servizi per il cittadino” s cui si accede tramite codice Fiscale e PIN dispositivo attraverso il sito dell’INPS. Parimenti, il cittadino potrà utilizzare, per l’autenticazione, il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) o la Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
- Via Telefono: chiamando il Contact Center Integrato – numero verde 803.164 (numero gratuito da rete fissa) o numero 06 164.164 (numero da rete mobile con tariffazione a carico dell’utenza chiamante);
- Di Persona: rivolgendosi direttamente agli Enti di Patronato.
Nella domanda il richiedente dovrà indicare a quale dei seguenti due benefici intende accedere:
- contributo asilo nido;
- contributo per introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione.
Il richiedente che intende fruire del beneficio per più figli deve presentare una domanda per ciascuno di essi.
Da sapere sull’assegno asilo nido 2020
Il contributo mensile erogato dall’Istituto non potrà comunque eccedere la spesa sostenuta per il pagamento della singola retta.
Quali costi rientrano nella retta
Non tutte le voci di costo della retta sono oggetto di erogazione di assegno infatti alcune sono escluse dal rimborso come per esempio i costi sostenuti per la frequenza di ludoteche, spazi gioco, spazi baby, pre-scuola, baby parking, etc.) per i quali i regolamenti degli enti locali prevedono requisiti strutturali e gestionali semplificati, orari ridotti e autorizzazioni differenti rispetto a quelli individuati per gli asili nido.
Per le stesse considerazioni, tali tipologie di servizi non sono assimilate a quelle erogate dagli asili nido anche ai fini del godimento delle detrazioni fiscali previste dall’articolo 2, comma 6, della legge 22 dicembre 2008, n. 203.
Il premio asilo nido non è cumulabile con la detrazione fiscale per la frequenza degli asili nido prevista dal citato articolo 2, comma 6, della legge n. 203/2008. L’INPS comunicherà tempestivamente all’Agenzia delle Entrate l’avvenuta erogazione.
Nella domanda telematica il richiedente sarà pertanto tenuto ad autocertificare l’esistenza di tale condizione ai sensi dell’articolo 47 del D.P.R. n. 445/2000.
Il beneficio è anche utilizzabile per il supporto, presso la propria abitazione, dei bambini al di sotto dei tre anni affetti da gravi patologie croniche. Con l’occasione vi ricordo che alla fine di questo articolo trovate la guida gratuita ai contributi messi a disposizione dallo Stato per le neo mamme ed i neo papà tra cui alcuni ricordo che sono cumulabili e non hanno requisiti reddituali per cui spettano a tutti. Buona lettura
Nel seguito trovate le modalità di inoltra della domanda 2020 per l’accesso ai benefici di cui agli articoli 3 e 4 del citato D.P.C.M. del 17 febbraio 2017, tenendo conto delle novità introdotte dal predetto articolo 1, comma 343, della legge n. 160/2019 – Legge di Bilancio 2019.
Asili nidi privati autorizzati: quali sono e dove si trovano
Per “asili nido privati autorizzati” si intendono le strutture che abbiano ottenuto l’autorizzazione all’apertura e al funzionamento da parte dell’Ente locale competente, a seguito della verifica del rispetto di tutti i requisiti tecnico-strutturali, igienico-sanitari, pedagogici e di qualità previsti – dalle vigenti normative nazionale e locale – ai fini dello svolgimento del servizio educativo di asilo nido.
Sono pertanto escluse dal rimborso le spese sostenute per i servizi educativi integrativi all’asilo nido (es. ludoteche, spazi gioco, spazi baby, pre-scuola, etc.).
La prima precisazione è che vale sia per la frequenza di asili nido pubblici sia provati parificati e non.
Provvedimento autorizzativo dell’asilo autorizzato
Molto importante per gli asili nido autorizzati
Il richiedente dovrà evidenziare in domanda se l’asilo nido frequentato dal minore sia pubblico o privato autorizzato e indicare, in tal ultimo caso, oltre alla denominazione e al codice fiscale della struttura, anche gli estremi del provvedimento autorizzativo.
Bambini affetti da gravi patologie croniche
Il bonus si estende anche ai bambini al di sotto dei 3 anni per la copertura delle spese sostenute per l’assistenza a domicilio dei bambini affetti da gravi patologie croniche. Il contributo viene erogato dall’INPS solo previa presentazione da parte dell’attestazione rilasciata dal pediatra di base con relativa documentazione attestante la patologia cronica e l’impossibilità di frequentare l’asilo.
Requisiti per bonus scolastico
Il richiedente dovrà essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea con regolare residenza legale in Italia. I bambini possono essere sia figli naturali sia adottati.
E’ opportuno evidenziare infine che in sede di presentazione della domanda è necessario avere a disposizione i seguenti dati:
- eventuali indirizzi mail e contatti alternativi a quelli già registrati al momento dell’assegnazione del PIN;
- la denominazione e la Partita Iva dell’asilo nido;
- il CF del genitore richiedente e relativi dati anagrafici;
- il CF del minore e relativi dati anagrafici;
- Attestazione del pediatra per domande da Art. 4.
In particolare per :
- Permesso di soggiorno:
- autocertificano il possesso di tale titolo
- Numero permesso di soggiorno
- autorità che lo ha rilasciato
- data di rilascio.
- termine di validità
- adozione/affidamento preadottivo nazionale:
- data della sentenza definitiva o data provvedimento
- data ingresso in famiglia
- Numero sentenza
- data trascrizione del provvedimento o data decorrenza dell’affidamento
- autorità che ha emesso il provvedimento (tribunale)
- adozione internazionale:
- data ingresso in famiglia e/o data provvedimento
- numero provvedimento
- provincia dove è stato trascritto il provvedimento
- comune dove è stato trascritto il provvedimento
- affidamento preadottivo internazionale:
- autorità che ha emesso il provvedimento
- numero provvedimento
- data provvedimento
- Data ingresso in famiglia
Per i dati sopra riportati sarà possibile all’atto dell’allegazione file presentare documentazione attestante quanto dichiarato
Come avviene il pagamento in pratica
L’INPS provvede alla corresponsione del bonus nelle modalità di pagamento indicate dal richiedente nella domanda (bonifico domiciliato, accredito su conto corrente bancario o postale, libretto postale o carta prepagata con IBAN). L’utente che opta per l’accredito su un conto con IBAN è tenuto a presentare anche il modello SR163, a meno che tale modello non sia stato già presentato all’INPS in occasione di altre domande. Il contributo economico per la frequenza dell’asilo nido è erogato direttamente dall’INPS ogni mese sul numero di conto corrente che indicherà il richiedente nella domanda da compilare on line sul sito dell’INPS. Il pagamento avverrà solo dopo la presentazione della ricevuta di pagamento alla scuola. Dato l’importo non so quanto vi convenga presentarvi personalmente ogni mese visti gli importi in quanto rischiate di perdere un giorno di lavoro per fare la fila. Meglio la richiesta dell’accredito sul conto corrente.
Documentazione da allegare
Al momento della domanda:
- Per i richiedenti il beneficio di cui all’art 4: è obbligatorio allegare al momento della domanda ‘l’attestazione rilasciata dal pediatra di libera scelta’ che attesti che il minore è impossibilitato a frequentare gli asili nido in quanto affetti da gravi patologie croniche il richiedente, ai sensi dell’art. 4, comma 2, del DPCM 17 febbraio 2017
- Per i richiedenti il beneficio di cui all’art.3: è obbligatorio allegare al momento della domanda la documentazione comprovante il pagamento almeno della retta relativa al primo mese di frequenza per cui si richiede il beneficio oppure, nel caso di asili nido pubblici che prevedono il pagamento delle rette posticipato rispetto al periodo di frequenza, la documentazione da cui risulti l’iscrizione ovvero l’avvenuto inserimento in graduatoria del bambino.
Successivamente alla presentazione della domanda: dovrà essere caricata tramite apposita sezione “Allegati Domande”, entro la fine del mese di riferimento e comunque non oltre il 31 gennaio 2019, la documentazione di spesa relativa ai mesi successivi al primo. Per i soli frequentanti asili nido pubblici che emettano i bollettini di pagamento dell’ultimo trimestre oltre tale data, la documentazione di spesa potrà essere allegata improrogabilmente entro e non oltre il 1 aprile 2019. Gli allegati dovranno avere una dimensione massima di 1 MB e avere i formati PDF, jpeg, jpg, jpe, png, tiff, bmp, gif
L’Istituto si riserva di verificare l’effettiva sussistenza degli ulteriori requisiti autocertificati in domanda.
Chi presenta la domanda
La domanda per l’assegno Asilo Nido deve essere presentata dal genitore del minorenne nato o adottato per uno dei seguenti eventi:
- a) pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati (d’ora in poi denominato “Contributo asilo nido”);
- b) utilizzo di forme di supporto presso la propria abitazione a favore di bambini, al di sotto dei tre anni, affetti da gravi patologie croniche (d’ora in poi denominato “Contributo per introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione”).
Scadenza per la presentazione della domanda telematica
Fino al 17 luglio 2018 è stato possibile presentare apposita istanza presso gli sportelli dell’INPS ma da quella data è stata istituita apposita sezione sul sito dell’INPS con cui è possibile procedere alla trasmissione telematica della domanda. Entro il 31 dicembre di ciascun anno sarà possibile presentare la domanda per la richiesta di contributo scolastico per le mensilità del 2017. Per l’anno scolastico 2018 l’INPS ha reso noto che sarà possibile presentare le domande entro il 31 marzo 2019.
La proroga è stata resa possibile in quanto è emerso che molte domande non comprendevano i periodi relativi all’anno settembre-dicembre. L’integrazione della domanda sarà possibile presentarla appunto entro il 31 marzo 2019.
Si ragiona ad anni solari, per cui le rette interessate logicamente interessano due anni scolastici. Nel caso di due anni scolastici interessati nella domanda si dovrà indicare che il bambino è stato iscritto e sarà anche iscritto anche l’anno successivo. Sarà comunque necessario fornire in allegato alla domanda la ricevuta fiscale o la dichiarazione dell’asilo circa le rette incassate nell’anno. Nel caso in cui, come spesso accade, si tratti di una prima iscrizione avvenuta nel 2017, sarà necessaria prova dell’iscrizione e del pagamento almeno della prima rata. Molte scuole in genere richiedono il versamento anticipato della prima rata, parlo soprattutto degli asili nido privati.
Relativamente all’anno di imposta 2018 sarà possibile presentare non solo le richieste integrative previste eccezionalmente per i mesi di settembre-dicembre 2018 (entro la scadenza del 31 marzo 2018) ma dovrete anche presentare domanda entro la scadenza ordinaria del 31 dicembre 2018 per le rate relative all’anno di imposta gennaio – dicembre 2018. La documentazione dovrà essere allegata nell’apposita sezione del sito INPS entro il 31 gennaio 2019. Per coloro che frequentano asilo Nido pubblici la documentazione di spesa potrà essere allegata entro e non oltre il primo aprile dell’anno successivo.
Rimborso spese assistenza a domicilio
L’estensione del beneficio ai bambini al di sotto dei 3 anni affetti da gravi patologie croniche impediscono la frequenza all’asilo nido potrà essere fruita dietro presentazione della domanda sul portale dell’INPS dall’apposita area personale a cui si accede sempre dietro indicazione di USER ID e codice PIN.
Ricordo che se non lo avete richiesto è fondamentale farlo.
La procedura non è velocissima ma vedete che vi potrà servire per tantissimi servizi. Aggiungo, perchè ci tengo a dirlo quando resto piacevolmente sorpreso, che il sito dell’INPS è stato fatto da esseri pensanti, è facile ed intuitivo da utilizzare. Ci ho messo davanti mia madre di 80 anni ed è riuscita a destreggiarsi senza farmi prendere un attacco isterico… per cui segno che il sito funziona!
La richiesta del rimborso delle spese dovrà essere effettuata allegando la dichiarazione del medico di famiglia e della documentazione medica attestante la presenza delle patologie croniche che impediscono la frequenza.
Cumulabilità dei Bonus
Il Bonus Asili nido non è cumulabile con altri bonus (tipo il bonus bebè o baby sitterper fare un esempio). Dovrete pertanto capire la convenienza a richiedere l’uno o l’altro in funzione delle spese sostenute e del contributo erogato, oltre alla probabilità di penderlo. Il premio asilo nido non è cumulabile con la detrazione prevista dall’art. 2, comma 6, legge 22 dicembre 2008 (detrazioni fiscali frequenza asili nido), a prescindere dal numero di mensilità percepite. Il bonus asilo nido non può essere fruito, inoltre, in mensilità coincidenti con quelle di fruizione dei benefici di cui all’art.1, commi 356 e 357, legge n. 232 del 11 dicembre 2016 (cosiddetto bonus infanzia).
Assegnazione del Bonus Asilo Nido
Si dovrà andare nella sezione creata ad hoc nell’area riservata del sito dell’INPS e andare sulla sezione “Allegati Domande” dove dovrete allegare la documentazione sopra richiamata. Se state invece solo integrando basterà fornire in allegato la documentazione e lr ricevute relative ai 3 mesi in questione.
Se la vostra documentazione è stata precedentemente respinta in passato dovrete andare nella sezione “invio richiesta di variazione” e utilizzare il pulsante “allega nuovo documento su respinta”.
DECADENZA
Il richiedente deve confermare, all’atto dell’allegazione della documentazione a ogni mensilità l’invarianza dei requisiti rispetto a quanto dichiarato nella domanda L’erogazione del bonus decade in caso di perdita di uno dei requisiti di legge o di provvedimento negativo del giudice che determina il venir meno dell’affidamento preadottivo. L’INPS interrompe l’erogazione dell’assegno a partire dal mese successivo all’effettiva conoscenza di uno dei seguenti eventi che determinano decadenza:
- perdita della cittadinanza;
- decesso del genitore richiedente;
- decadenza dall’esercizio della responsabilità genitoriale;
- affidamento esclusivo del minore al genitore che non ha presentato la domanda (affidamento del minore a terzi).
Il verificarsi delle cause di decadenza relative al richiedente non impedisce il subentro nel beneficio da parte di un soggetto diverso, qualora per quest’ultimo sussistano i presupposti di legge per accedere al premio alla data di presentazione della prima domanda. I termini previsti per il subentro sono fissati improrogabilmente entro 90 giorni dal verificarsi di una delle cause di decadenza sopra riportate.
Novità dalla Manovra di Bilancio 2019
La Legge di bilancio introduce l’aumento da 1.000 a 1.500 euro su base annua il buono per l’iscrizione in asili nido pubblici o privati e lo estende a ciascun anno del triennio 2019-2021. A decorrere dal 2022, il buono è determinato con DPCM, da adottare entro il 30 settembre 2021, nel rispetto del limite di spesa programmato, e comunque per un importo non inferiore a 1.000 euro su base annua, tenuto conto degli esiti del monitoraggio previsto per la misura.
Dal 2022 esso è determinato, nel rispetto del limite di spesa programmato e comunque per un importo non inferiore a 1.000 euro su base annua, con DPCM, su proposta del Ministro con delega in materia di politiche per la famiglia, con il concerto del MLPS e MEF, da adottare entro il 30 settembre 2021, tenuto conto degli esiti del monitoraggio previsto per la misura. Conseguentemente, viene ridotta, per il 2020, di 40 milioni l’autorizzazione di spesa del Fondo per interventi volti a favorire lo sviluppo del capitale immateriale, della competitività e della produttività, connessi anche al programma Industria 4.0.
Il buono è riferito ai nuovi nati a decorrere dal 1° gennaio 2016 e potrà essere percepito per un massimo di un triennio, visto che si riferisce alla platea dei bambini da 0 a 3 anni.
Le modalità di attuazione sono state stabilite dal D.p.c.m. 17 febbraio 2017 Disposizioni per l’attuazione dell’articolo 1, comma 355, della legge 11 dicembre 2016, n. 232 (legge di bilancio 2017) – Agevolazioni per la frequenza di asili nido pubblici e privati, pubblicato sulla G. U. n.90 del 18 aprile 2017 che ha specificato che:
- il genitore richiedente deve essere in possesso della cittadinanza italiana, oppure di uno Stato membro dell’UE oppure, in caso di cittadino di Stato extracomunitario, permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo e deve essere residente in Italia;
- per accedere al beneficio, il genitore richiedente presenta domanda all’INPS tramite i canali telematici, indicando, al momento della domanda stessa, a quale fattispecie (pagamento retta asilo o supporto presso la propria abitazione) intende accedere;
- i benefici sono cumulabili con i voucher per l’acquisto di servizi di baby-sitting, ovvero con il contributo per fare fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati accreditati;
- per ciascun anno, a decorrere dal 2017, le domande possono essere presentate entro il 31 dicembre e il beneficio è erogato, secondo l’ordine di presentazione telematica delle domande, nel limite di spesa di 144 milioni di euro per il 2017, 250 milioni per il 2018, 300 milioni per il 2019, e di 330 milioni di euro annui a decorrere dal 2020. Superato il limite di spesa non verranno prese in considerazione ulteriori domande.
- http://dev.tasse-fisco.com/famiglia-e-matrimonio/contributi-agevolazioni-neo-mamme-bebe-natalita-assegno-asilo-nido-inps-congedi/41719/
http://dev.tasse-fisco.com/famiglia-e-matrimonio/bonus-famiglia-basso-reddito/22685/
Chiarimenti e Riferimenti normativi
Sito INPS
Articolo 1, comma 355, della legge n. 232 del 2016
Circolare INPS n. 88 del 2017
Circolare n. 14 del 2018
Messaggio INPS n. 952 del 2018
Circolare 27/2020
Retta Asili nido: detrazione spese nella dichiarazione dei redditi 730
Circolare numero 27 del 14-02-2020_Allegato n 2 Circolare numero 27 del 14-02-2020_Allegato n 1