Cosa acquistare per godere del decreto incentivi e per le agevolazioni fiscali: una guida con qualche consiglio

Cosa posso acquistare per usufruire del nuovo decreto incentivi e delle nuove agevolazioni fiscali 2010 e come fruire dell’agevolazione può essere di difficile comprensione per i non addetti ai lavori: una guida al decreto incentivi con qualche consiglio in più può essere utile. :-)

Avere un guida per la scelta di acquistare un elettrodomestico o una cucina e i beni che sono oggetto di incentivi da parte dello stato è difficile e qualche consiglio non fa mai male non solo per non commettere errori e non perdere l’opportunità ma anche per il risparmio del 36% in dieci anni come interventi di ristrutturazioni, del 55% in 5 anni per i lavori per il risparmio energetico, del 20% applicato sul prezzo di vendita dal rivenditore commerciante (ad oggi ancora da definire da apposito provvedimento come disposizioni del DL 40 del 2010), che potrebbero anche rivelarsi cumulabili in carenza di coordinamento tra le disposizioni normative.

Quali sono i beni che godono dell’agevolazione del decreto incentivi

Sono le cucine componibile comprese anche di elettrodomestici;

  1. gli elettrodomestici (36% 0 55%);
  2. i motocicli (sul prezzo di vendita applicato dal rivenditore),
  3. i rimorchi e persino le gru a torre (sul prezzo di vendita applicato dal rivenditore);
  4. Interventi di riqualificazione globale edifici;
  5. coibentazione delle pareti perimetrali;
  6. pannelli solari per la produzione di energia fotovoltaica ma anche per il riscaldamento dell’acqua;
  7. impianti termici;
  8. motori e inverter (cosiddetto decreto motori);
  9. le batterie dei condensatori (da definire);
  10. le macchine agricole e di movimento terra (sul prezzo di vendita applicato dal rivenditore);
  11. i motori fuoribordo delle imbarcazioni;
  12. gli inverter i motori efficienti;
  13. i gruppi di continuità;
  14. gli immobili di nuova costruzione che rispettano i criteri di efficienza energetica.

Le cucine per esempio possono godere tanto dell’agevolazione del 36% (non consiglio) in 10 anni e quella del 55% in cinque anni (ottima scelta) e lo stesso vale per l’acquisto degli elettrodomestici.

E anche per gli immobili di nuova costruzione sarà possibile richiedere tanto quella del 20%.

Certo l’agevolazione del 55% è veramente interessante, in quanto permette di fruire di uno sconto secco sull’imposta del 55% in 5 anni da fruire sul 730 e pensare che prima erano solo 3 anni.

Come prendere gli incentivi

Potete consocere come procedere e richiedere gli incentivi leggendo questo articolo sul decreto attuativo per gli incentivi fiscali anche se nella maggior parte dei casi si prevede uno sconto direttamente sul prezzo di vendita.

Un consiglio è anche quello di cambiare gli infissi che godono del 55% ma anche le porte di casa hanno lo stesso tipo di agevolazione.

Per gli approfondimenti potete consultare i precedenti post sul tema, completi di consigli e riferimenti normativi,  e la categoria di appartenza che trovate sul lato per darvi qualche consiglio in più.

Rispetto all’acquisto della cucina, dei motori furoibordo ed ai motocicli il contributo sarà erogate mediante applicazione di cun sconto sul prezzo di acquisto direttamente nettato del bonus incentivi. Sarà poi cura del negoziante rivenditore inoltrare la richiesta al gestore di tali tipologie di incentivi ossia la sosicetà Poste Italiane S.p.A. che riceverà le richieste di accreditamente mensile e ricponderà alle domande dei negozianti.

Aggiornamento: L’incentivo fiscale sugli interventi di riqualificazione energetica attuata mediante i due sconti, uno tradizionale del 36% in 10 anni e l’altro del 55% in 5 anni sono stati un successo in quanto utilizzato secondo l’Enea da circa 600mila utenti (questi i dati presenti nel workshop “Detrazioni fiscali per l’efficienza energetica: analisi, risultati e prospettive),

Ricordiamo che gli sconti del 55% sono stati prorogati fino al 31 dicembre 2010 dalla Finanziaria 2008 (vi invitiamo a leggere gli articoli che abbiamo scritto per indicare la tipologia di interventi ammessi all’agevolazione dalla legge 244/2007.

L’incentivo varia a seconda della tipologia del lavoro svolto sull’immobile e prevede dei tetti differenti di spesa che comunque ci sembrano rilevanti per un’abitazione di fascia media.

Nel triennio passato gli interventi sono stati 106mila nel 2007, 247.800 nel 2008 e 236.100 nel 2009 per u ammontare pari a 1,453 miliardi nel 2007, 3,5 miliardi nel 2008 e 2,9 miliardi nel 2009, un bel contributo per l’indotto.

Piano Crescita e Decreto incentivi 2011

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