Come funziona il reddito di inclusione nel 2019 e quali novità sono state introdotte a seguito della Legge Delega (L. n. 33/2017), che collegata alla Legge di Stabilità 2016 e in vigore dal primo gennaio 2018, conosciamone quali sono i requisiti per l’accesso alla domanda, quando posso presentarla e quanto posso prendere e spendere mensilmente con la Carta REI. Nel nostro Paese le statistiche parlano chiaro: purtroppo aumentano sempre di più le persone in stato di disagio economico che hanno necessità di un aiuto per poter vivere dignitosamente. Il reddito di inclusione è uno dei mezzi che il governo italiano ha messo sul tavolo per la lotta alla povertà.
Di che cosa si tratta e chi ne può beneficiare? Come funziona? Scopriamolo insieme… insieme ai motivi che ne stanno rimandando l’attuazione e modificando le caratteristiche settimana per settimana
Dal 1° gennaio 2018 è stato istituito il Reddito di inclusione (ReI) quale misura unica nazionale di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale, condizionata allavalutazione della condizione economica attraverso l’ISEE. Il ReI ha sostituito ilSIA (Sostegno per l’inclusione attiva) e l’ASDI (Assegno di disoccupazione).
Il ReI si compone di due parti:
- un beneficio economico, su dodici mensilità, con un importo variabile a secondo della numerosità del nucleo familiare (da circa 187 a circa 539 euro per nuclei familiari con 6 o più componenti). Il beneficio economico viene erogato mensilmente attraverso una carta di pagamento elettronica (Carta ReI);
- un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa volto al superamento della condizione di povertà, predisposto sotto la regia dei servizi sociali del Comune
In calce all’articolo trovate il rimando al nuovo reddito di cittadinanza in partenza ad aprile 2019 che non è incompatibile con il reddito di inclusione come vedremo nel seguito.
Che cos’è il reddito di inclusione sociale 2019 e come funziona
Il reddito di inclusione, anche conosciuto come REI, è una misura utilizzata dal Governo italiano per combattere la povertà sempre crescente fra le fasce più deboli della popolazione. Si tratta, in pratica, di un beneficio economico che viene riservato a tutte quelle persone che si trovano in grave stato di disagio.
E’ una misura di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale che a detta di chi l’ha introdotta non ha niente a che vedere con altri ammortizzatori sociali mai visti prima. Si tratta di una misura che vuole reinserire nel circuito produttivo la persona attraverso due strumenti:
- Trattamento economico
- Inserimento nel mondo del lavoro
Il trattamento economico derivante dal reddito di inclusione viene riconosciuto ai nuclei familiari con un indicatore ISEE non superiore a 6.000 euro e un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20.000 euro.
Inoltre il Reddito di inclusione sarà preliminarmente assegnato ai nuclei familiari con figli minorenni o disabili, donne in stato di gravidanza o disoccupati ultra cinquantacinquenni.
Se negli anni precedenti il reddito di inclusione era riservato solo a determinate categorie, con il reddito di inclusione 2018, invece, le categorie si allargano e sono molte più numerose le persone che ne hanno diritto. Il reddito di inclusione può essere considerato il precursore del reddito di cittadinanza, cavallo di battaglia del Movimento 5 stelle nell’ultima campagna elettorale. In effetti non si sa se nel 2019 il reddito di inclusione continuerà ad essere attivo oppure tutte le risorse a disposizione saranno inglobate nel reddito di cittadinanza.
Chi ha diritto al reddito di inclusione (requisiti minimi) e quali sono i requisiti
La novità del reddito di inclusione 2018 è quella che riguarda l’allargamento della platea degli aventi diritto.
Quindi chi può accedere al reddito di inclusione? Dal primo giugno 2018 possono presentare la domanda per il reddito di inclusione tutti, non solo le famiglie nelle quali c’è almeno un figlio minore oppure un figlio disabile, anche se maggiorenne, una donna in gravidanza oppure una persona over 55 che si trovi in stato di disoccupazione. L’unico elemento discriminante che farà da ago della bilancia per la concessione o meno del reddito di inclusione 2018 è quello del reddito complessivo, determinato dal modello ISEE che non deve superare i 6 mila euro e i 3 mila euro di “parte patrimoniale”. Inoltre il patrimonio immobiliare non deve superare i 20.000 euro e i 10.000 euro di patrimonio mobiliare fatto di conti correnti e depositi risparmi. Viene abolito, dunque, il requisito della composizione del nucleo familiare che aveva reso la platea molto ristretta negli anni precedenti.
In Sintesi i principali requisiti relativi al nucleo familiare:
- nuclei familiari con almeno un figlio minorenne
- nuclei famigliari con un figlio con disabilità anche maggiorenne;
- nuclei familiari con una donna in stato di gravidanza;
- nuclei familiari con una persona di 55 anni o più in condizione didisoccupazione.
Requisiti relativi alla Residenza
Non tutti gli abitanti della popolazione Italiana potranno accedere. Dal punto di vista della residenza e della cittadinanza saranno ammessi al benefico solo:
- cittadini italiani;
- cittadini residenti nella comunità Europea compresi i loro familiari seppur non aventi la cittadinanza in uno Stato membro ma a patto che siano titolari del diritto di soggiorno;
- cittadini stranieri in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo;
Possono richiedere il reddito di inclusione tutti i cittadini italiani ma anche i cittadini extracomunitari che hanno permesso di soggiorno CE, i richiedenti asilo politico che sono in Italia da almeno due anni oppure i cittadini comunitari.
Importo del reddito inclusivo
L’importo del reddito di inclusione varia in base ad una serie di eventi e non è sempre uguale a se stesso. Il reddito di inclusione 2018 parte dai 187,50 euro fino ai 534 euro in base al reddito complessivo, al patrimonio immobiliare, etc. Il pagamento viene effettuato mensilmente per 12 mensilità per un anno, salvo rinnovo per l’anno successivo se sussistono ancora i requisiti. Il valore del beneficio per ogni nucleo familiare non potrà comunque essere superiore all’assegno sociale che per il 2018 è stato di 5.824 euro ossia 485 euro al mese. L’importo viene erogato a conclusione dell’iter di verifica attraverso l’azienda Poste Italiane, non l’INPS come molti pensano.
A tutti i beneficiari del reddito di inclusione 2018 viene inviata una carta PostePay sulla quale ogni mese viene caricato il contributo dovuto. La durata massima è di diciotto mesi dal momento in cui viene concesso il contributo, prorogabili di altri 12 mesi. La somma può essere utilizzata per pagare bollette, fare la spesa e qualsiasi altra incombenza quotidiana.
Dunque, per accedere al REI, infatti, il nucleo familiare deve essere in possesso congiuntamente di:
- un valore ISEE in corso di validità non superiore a 6 mila euro;
- un valore ISRE (l’indicatore reddituale dell’ISEE diviso la scala diequivalenza) non superiore a 3 mila euro;
- un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione,non superiore a 20 mila euro;
- un valore del patrimonio mobiliare (depositi, conti correnti) nonsuperiore a 10 mila euro (ridotto a 8 mila euro per la coppia e a 6 mila euro per la persona sola).
-
La domanda va presentata dall’interessato o da un componente del nucleo familiare presso i punti per l’accesso al REI che verranno identificati dai Comuni/Ambiti territoriali.
Numero componenti Beneficio massimo mensile 1 187,5 2 294,38 3 382,5 4 461,25 5 485,41
Numero componenti | |||
Nucleo familiare | Indicatore ISEE | Redditi lordi | |
1 | 3.000 |
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2 | 4.710 | 11.137 | |
3 | 6.120 | 13.650 | |
4 | 7.380 |
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5 | 8.550 | 17.550 |
Come richiedere il reddito di inclusione fare domanda.
Per richiedere il reddito di inclusione 2018 è obbligatorio fare apposita domanda, presentandosi al proprio Comune di residenza e richiedere gli appositi moduli. Sarà lo stesso Comune ad esaminare tutti i dati contenuti nella domanda e decidere se concederlo o meno.
Entro 5 giorni dalla presentazione della domanda, corredata di tutti i documenti necessari a testimonianza delle dichiarazioni effettuate, il Comune decide la concessione e in caso di esito positivo invia alle Poste Italiane l’autorizzazione all’emissione della carta REI. A quel punto al beneficiario viene inviata una comunicazione per il ritiro della carta presso l’ufficio postale più vicino. Solo in un secondo momento arriverà a casa anche il pin dispositivo che consentirà di utilizzare la carta.
Il reddito di inclusione può essere richiesto in qualsiasi momento dell’anno, senza alcune scadenze particolari o vincoli legati alla data.
Reddito di Inclusione: da sapere
Non sono previsti pagamenti per tredicesime o quattordicesime. l’assegno riconosciuto vale solo per 12 mensilità. L’assegno REI non è compatibile con la NASPI a livello di qualsiasi componente del nucleo familiare per cui dovrete fare un calcolo di convenienza economica. Si sa infatti che la NASPI in teoria potrebbe esser maggiore degli importi riconosciuti dal REI per cui vale la pena chiedere se attendere la conclusione della NASPI, eventualmente più alta, prima di presentare la domanda per il reddito di inclusione. Lo stesso trattamento ed esclusione valgono nel caso di qualsiasi altra forma di ammortizzatore sociale introdotto in caso di disoccupazione non derivante da causa attribuibile al lavoratore.
Nel caso in cui il contribuente stia percependo assegni di disoccupazione derivanti da licenziamenti senza giusta causa allora vi potrà accedere. La ratio sta nella finalità della legge che cerca di reinserire nel ciclo produttivo e nella società i soggetti che ne hanno effettivamente voglia.
Inoltre i componenti del nucleo non possedere autoveicoli e/o motoveicoli immatricolati la prima volta nei 24 mesi antecedenti la richiesta esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli acquistati con la Legge 104. Inoltre non dovranno possedere navi e imbarcazioni devono da diporto così come definite dall’art. 3, c. 1 del D.Lgs. 171/2005.
Non tutto è oro quel che luccica
La dotazione per il REI per il 2018 è stata di 1,8 miliardi e per il 2019 ne saranno stanziati altrettanti probabilmente anche se lo vedremo dal testo definitivo della manovra di bilancio con molta probabilità.
Il Fondo in questione prende il nome di Fondo Nazionale per la Lotta alla Povertà e all’esclusione sociale. Ricordo però che se una nuova leva è stata introdotta qualcun’altra forse cederà il passo o sarà rivista al ribasso. E’ stato previsto infatti che il Governo introduca forme di razionalizzazione degli attuali SIA, ASDI e social card che nella sostanza erano trattamento simili…..ma che forse avevano finito il loro potere comunicativo?
Sconti con la Carta REI o REC
Del resto, ancora non lo avevo detto ma avrete a disposizione una carta che funziona proprio come la social card elettronica e dovrà essere usata solo dal titolare. I prelievi dallo sportello non potranno essere superiori alla metà del beneficio massimo attribuibile.
Con la carta REI si ha diritto ad uno sconto pari al 5% sugli acquisti nei negozi e nelle farmacie convenzionate, con l’eccezione degli acquisti di farmaci e del pagamento di ticket.