Chiusura Partita Iva: scadenza e come si chiude veramente

Vediamo come effettuare la chiusura della partita Iva con la modulistica da compilare e quando è necessario, con quali tempi e costi, anche alla luce delle novità introdotte dalla manovra del 2011 ed il Decreto Fiscale 2019.

Con la Nuova Manovra economica per introdurre le misure urgenti per la stabilizzazione economica viene anche introdotto il comma relativo alla chiusura delle partite Iva dormienti ed inattive perchè ferme da 3 anni consecutivi e contro cui il legislatore ha iniziato in passato la battaglia volta al risparmio dei costi amministrativi ad essa connesse.

Quanto tempo ho per chiudere la partita Iva

Il legislatore ha presentato una bozza che prevede l’obbligo della chiusura della partita Iva o detto in altri termini la revoca all’attribuzione della partita Iva entro i prossimi tre anni di tempo ha riscontrato che vi erano ancora un numero copioso di partite Iva da chiudere il che determinava un inutile costo per lo stato.
A tale fine è stato introdotto nella Manovra economica la disposizione riguardante l’obbligo della chiusura al verificarsi di una condizione, ossia dichiarazione Iva per tre annualità consecutive. Va da sé che potrebbe verificarsi il caso in cui il soggetto svolge attività libero professionale compilando il quadro relativo ai redditi o compilando solo la dichiarazione Irpef ed Irap, pertanto continuando ad esercitare de facto la propria attività ma ometta la dichiarazione Iva.

Il procedimento di revoca è immediato in quanto avviene d’ufficio, pertanto possiamo immaginarci che sia applicata una proceduta che prevede dopo lo spirare dei termini per l’invio della terza dichiarazione dei redditi consecutiva: decorso il termine di scadenza per la dichiarazione tardiva che risulta essere quello di 30 giorni dalla data naturale scadenza dell’invio telematico della terza dichiarazione dei redditi consecutivamente si applicherà tale previsione.

Procedimento di chiusura della partita Iva di urgenza con sanzione minima: sanzioni minime entro 90 giorni
Qualora entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della nuova manovra economica 2012 2014 non si sia provveduto alla compilazione del modulo per la cessazione dell’attività e non sia stato notificato al contribuente nessun atto avente ad oggetto tale violazione sarà possibile per lui sanare la violazione con l’applicazione delle sanzioni minime previste dal D.Lgs n.471 del 1997, art. 5, comma 6, primo periodo ridotta ad un quarto ossia 129 euro.

Come faccio a chiudere la partita Iva

In generale comunque il processo di chiusura della partita iva è un normale adempimento che caratterizza coloro che si trovano a chiudere la propria posizione anche solo perchè si aprono una società e cambiano di fatto veste giuridica alla propria attività.La Manovra è intervenuta più che altro per fare pulizia sul pregresso e partite inattive che intasavano i server e la gestione amministrativa dell’agenzia delle entrate.

Per la chiusura della partita Iva, al pari dell’apertura sarà necessaria la compilazione di un modulo da presentare all’agenzia delle entrate o da inviare telematicamente con l’ausilio di un intermediario autorizzato chiamato modulo AA9/10 da consegnare in duplice esemplare direttamente o tramite delegato a un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate, oppure da spedire tramite raccomandata AR con copia del documento valido di identità, oppure come abbiamo detto tramite un intermediario per l’invio telematico.

Effetti sulla rettifica della detrazione Iva ex art art. 19-bis2 del DPR n. 633 del 1972

Può accadere che nel caso di apertura della partita Iva supponiamo con il regime delle nuove iniziative imprenditoriali oppure ad un regime ordinario si sostengano dei costi per l’acquisto di beni strumentali soggetti ad ammortamento e su cui si è proceduto lla detrazione dell’Iva. Caso normale se pensiamo alle domande dei clienti un secondo dopo aver aperto loro la partita Iva: “Posso scaricare il costo dell’acquisto dell’auto e anche l’Iva?” La risposta per l’Iva è contenuta nell’articolo citato nel sotto paragrafo in quanto è prevista si la detrazione ma al tempo stesso, qualora si chiuda la partita Iva o si passa ad un regime, uno a caso, quello dei minimi, sarà necessario considerare che seppur la detrazione dell’Iva la effettuiamo nell’anno di sostenimento del costo per l’intero ammontare che ci è permesso secondo le regole di detrazione previste per quel bene e quell’attività, è anche vero che la detrazione “matura” per quinti: cosa significa questo? Significa che seppur noi detraiamo l’Iva da subito qualora intervengano dei fatti successivi che non mi permettono più di avere a disposizione quel mezzo perché lo cedo, oppure chiudo la partita Iva allora dovrà operare una rettifica della detrazione precedentemente applicata in ragione di tanti anni quanti mi mancano per arrivare a cinque. Supponiamo che se acquisto un bene e detrai 100 di Iva e al terzo anno lo vendo dovrà ridare indietro l’Iva relativa agli ultimi tre anni che mi sono detratto in anticipo.

Compilazione Modello F24 per la chiusura della partita Iva

Per la chiusura della partita Iva sarà sufficiente la presentazione di un modello F24 con l’indicazione di alcuni dati ed il pagamento di una sanzione minima di 129 euro (se procederete entro la scadenza del 4 ottobre 2011) per esonerarvi anche dall’invio del modello AA7 o AA9. Potete leggere l’articolo dedicato alla compilazione del modello F24 per la chiusura della partita Iva.

Aggiornamento con RM n. 93 del 2011

Ricordo che anche alla luce dei chiarimenti espressi dalla risoluzione il versamento della delega di pagamento F24 elementi identificativi permette di non presentare ulteriori comunicazioni o ricevuta di pagamento in quanto l’esatta compilazione sarà importata ed elaborata dall’agenzia delle entrate che procederà in automatico all chiusura e allo sgravio di eventuali sanzioni pendenti sul soggetto che era obbligato alla presentazione della dichiarazione.

Il Risparmio di imposta è notevole in quanto la sanzione minima prevista di 516 euro è ridotta ad un quarto ed arriva appunto a 129 euro.

Riferimenti Normativi: Delega del Governo per la stabilizzazione finanziaria DL 98 del 2011, nonché DPR n. 633 del 1972, Risoluzione Ministeriale agenzia entrate n. 93 del 2011 e circolare agenzia entrate n.41 del 2011.

Aggiornamento Dicembre 2011: prorogati i termini per la chiusura delle partite IVA fino al 31 marzo 2012

Chiusura P.Iva Decreto Fiscale 2019

Nel nuovo Decreto fiscale 2019 n. 129/2019  a valere dal 2020 viene disciplinato che i titolari di partita IVA destinatari di provvedimento dell’agenzia delle entrate per la cessazione della partita IVA non potranno utilizzare in compensazione eventuali crediti tributari. Lo stesso si applica anche a coloro che hanno ricevuto la notifica da parte dell’amministrazione finanziaria per l’esclusione dal VIES ossia dalla banca dati dei titolari di partita IVA (società o lavoratori autonomi) che effettuano operazioni intracomunitarie.

Qui si parla più di una chiusura coattiva d’ufficio per inerzia del titolare che genera costi di gestione e manutenzione per l’amministrazione. IN teoria genera anche rischio sanzionatorio in capo al contribuente che dovrebbe comunque effettuare una serie di adempimenti

Per Crediti deve intendersi qualsiasi tipologia di credito, non solo quelli Iva ma anche eventualmente Ires, Irap e anche quelli derivanti dalle detrazioni fiscali IRPEF. Solo dopo la chiusura della partita Iva sarà possibile riprendere eventualmente la compensazione.

Con provvedimento n. Prot. n.1415522/2019 di dicembre 2019 – Chiusura delle partite IVA inattive si disciplina che “Al fine di garantire l’attuazione dell’articolo 35, comma 15-quinquies, del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972 n. 633, l’Agenzia delle entrate procede d’ufficio alla chiusura delle partite IVA dei soggetti che sulla base dei dati e degli elementi in suo possesso risultano non aver esercitato, nelle tre annualità precedenti, attività di impresa ovvero attività artistiche o professionali. Sono fatti salvi i poteri di controllo e accertamento dell’amministrazione finanziaria.

https://dev.tasse-fisco.com/finanziaria-manovra-dl/codice-tributo-chiusura-partita-iva-2012-compilazione-f24-sanzioni/7346/

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24 Commenti

  1. La chiuda e’ meglio per evitare di incorrere in inutili e dispendiosi accertamenti fiscalo

  2. Salve, ho una partita come ditta individuale aperta da qualche mese pensando che mi servisse per un lavoro, ma alla fine non è stata necessaria.Leggendo i post e l’articolo vedo che non costa nulla chiuderla ma non ci sono nemmeno bolli da pagare!infine vorrei sapere se occorre fare lo stesso la dichiarazione dei redditi anche se la p.Iva non è stata mai usata? Grazie

  3. Vada da un commercialista e si faccia presentare la dichiarazione dei redditi per i periodi ancora suscettibili di accertamento e si faccia calcolare i vari ravvedimenti operoso. Si sbrighi prima che siano loro ad accertare lei con sanzioni ben più salate

  4. Ho paura di dover espatriare come il peggiore criminale in quanto ho aperto da circa 10anni una P. iva fatturando saltuariamente come agente immobiliare ed assicuratore senza aver MAI presentato dichiarazione dei redditi (parliamo di fatture dell’importo di 200/300euro al max e non più di 20 in 10 anni) ora sono più di 3 anni che non fatturo,non lavoro e non presento alcun comunicato al fisco…cosa mi consiglia di fare ? cosa rischio ? confido in una risposta in quanto ho paura che come al solito un debole come me rischia come un evasore di prim’ordine !!!! Grazie anticipatamente

  5. Vada da un commercialista e si faccia fare l’invio telematico della chiusura della partita iva. Poi con la ricevuta dell’invio telematico che testimonia la chiusura va all’INPS e la devono accettare.

  6. a mio padre 7 anni fà e stata chiusa la ditta d’ufficio per inattivita! la partita iva e rimasta aperta.. perche da buon contribuente avendo perso il lavoro e avendo gia 60 anni, ,,, ha ben pensato che qualora le capitasse qualche lavoretto poteva fatturarlo! …… ora e da 3 anni a reddito 00000000 il nulla ha chiesto la pensione che le e stata rifiutata perchè ha la iva aperta , si è recato alla agenzia delle entrate che gli a rifiutato la chiusura!!!!! qualcuno mi sa dire perchè? se rimane aperta perchè loro non la chiudono chi le paga le tasse???? come farà ad ottenere la pensione???? c’è qualcosa che non quadra,,,, qualcuno mi sa dare un suggerimento?

  7. ribadisco che mi hanno detto di andare ad un disbrigo pratiche o ad un caf (sindacato), ringrazio per il consiglio anche se sono già andata da un commercialista che mi ha compilato online la chiusura e dato le giuste dritte che non avevo avuto fin ora!!! purtroppo non ero informata e quello che posso dire è che la prossima volta prima di fare una cosa ci penserò due volte e quseto lo consiglio a tutti!!!

  8. Quello che mi dice non mi quadra proprio in quanto per chiudere una partita iva niente di più facile. Legga l’articolo bene vede che si fa riferimento ad un software semplice dell’agenzia delle entrate che si scarica dal sito, si compila e si presenta cartaceo, firmato e con documento di identità all’agenzia e vedrà che la sua ditta sarà chiusa, gratuitamente. L’agenzia delle entrate che la manda al sindacato andrebbe denunciata per omissione in atti di ufficio…spero che lei abbia compreso male quello che l’addetto dell’agenia le ha riferito. Se ne sentono di tutti i colori.

  9. salve a tutti datemi un consiglio:
    io ho aperto la partita iva nel 2009 ma nn sono iscritta alla camera di commercio e soprattutto nn lo mai usata!!! da premettere che è da tempo che cerco di chiuderla ma l’agenzia delle entrate dice che devo rivolgermi ad un disbrigo pratiche o ad un sindacato, sindacato e disbrigo pratiche mi dicono che non è compito loro!!!
    è una ditta individuyale per abbigliamento, la cosa mi è andata in fumo perchè prevedeva dei costi di cui non avevo la disponibilità!!
    adesso chissà quanto mi costerà questa bravata…
    datemi una dritta!!!
    la devo chiudere urgentemente!!

  10. io ho chiuso la p.iva nel mese di giugno ma ill mio commercialista continua a farmi pagare tasse su tasse,è normale?io ho dichiarato il fallimento in quanto ho efettuato una sola fattura nel mese di febbraio e dopo di che ho chiuso come detto in precedenza.potete aiutarmi a capire gentilmente cosa va e cosa non va pagato in quanto di iva ho già giustamente saldato tutto ma tasse ????

  11. Mi fermerei al pagamento dell’acconto previsto per l’anno in cui la sua partita Iva non sarà più attiva, però come quesito è molto generico.

  12. Se ho intenzione di chiudere la mia partita iva, devo pagare ugualmente i contributi inps fino al saldo del 2013? Oppure chiudendo la partita iva e smettendo di lavorare i miei contributi si fermano?

  13. ora che e’ gia’ passata la data del 31 marzo 2012, si puo’ procedere per la cancellazione della partita iva come da decreto legge?….sono reduce da un fallimento societario chiuso nel 2009 durato 10 anni .
    non e’ stata svolta nessuna attivita’ da quando sono fallito e’ una societa’ s.n.c.
    e prima di fallire sono rimasto solo io nella societa’ e ne sono l’amministratore.
    grazie mille del chiarimento che mi invierete, cordiali saluti

  14. dimenticavo….. la data di chiusura deve essere fatta sempre al 2006 considerato che non l’ho mai usata? grazie ancora

  15. I 129 euro li pagherei subito in quanto nel caso di partite iva che non hanno più presentato dichiarazione dei redditi perchè a zero per tre anni consecutivi (e l’obbligo di presentazione esisteva ugualmente) queste potrebero essere soggette a sanzione per omessa presentazione e anche ad accertamento pertanto diciamo che è uno sconto che lo Stato fa a quei soggetti che per comodità l’hanno tenuta attiva pur non adempiendo più agli obblighi dichiarativi. Spero di esserti stato utile e se puoi segnalaci :-)

  16. io non ho capito una cosa: i 129 euro si devono pagare solo se chiudo la PI con il modulo f24 o anche se uso il modulo AA9/10?

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