
Il testo definitivo della Legge di Bilancio 2021 prevede l’applicazione di una imposta registro minima per i terreni agricoli. Vediamo come funziona, quali sono i soggetti obbligati al pagamento, le modalità di calcolo e le scadenze eventualmente previste per il versamento. Cerchiamo di fornire qualche chiarimento utile a questa nuova norma introdotta dalla Manovra 2021.
La novità consiste nella non applicazione per il 2021 sugli atti a titolo oneroso dell’imposta di registro in misura fisa di 200 euro.
L’imposta di registro sulle transazioni aventi ad oggetto terreni agricoli si applica in virtù dell’articolo 2, comma 4-bis, del DL n. 194 del 2009. La normativa si aplica anche alle pertinenze dei terreni.
La previsione si applica solo per i terreni di valore inferiore o uguale a 5.000 euro.
Il terreno si definisce agricolo in base alla qualificazione definita dagli strumenti urbanistici vigenti.
L’esenzione si applica solo sui trasferimenti diretti ai coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali (IAP), iscritti nella relativa gestione previdenziale ed assistenziale.
La ratio normativa è quella della semplificazione facilitare il processo di ricomposizione fondiaria.
facilitare il processo di ricomposizione fondiaria
I trasferimenti dei terreni agricoli saranno pertanto soggetti all’applicazione dell’imposta ipotecaria in misura fissa di 200 euro e a quella catastale nella misura dell’1% del valore.